L’elicriso, alleato della pelle e nemico degli ematomi
Il suo nome deriva dalle parole greche helios (sole) e khrysos (oro) grazie ai suoi fiori giallo oro che hanno un’altra caratteristica quella di non sfiorire mai, da cui il soprannome di immortale o perpetuini.
Stiamo parlando dell’elicriso (Helichrysum italicum) una pianta erbacea tipica del Mediterraneo, basti pensare alla Sardegna ed all’inconfondibile profumo che si sente in ogni caletta, grazie proprio all’elicriso dalle foglie verde argento ed alle sue inflorescenze (corimbi).
L’olio essenziale di elicriso viene ricavato per distillazione delle sommità fiorite (che vengono raccolte da maggio a settembre a seconda dell’altitudine) ci vogliono 3 kg. di fiori per ottenere un flaconcino da 5 ml. ossia occorre una tonnellata per riccavare 2 kg. di olio essenziale. Da qui il suo costo elevato come del resto avviene per la maggior parte dei fiori. Se un tempo cresceva solo selvatico e spontaneo oggi, proprio per la richiesta di olio ad uso cosmetico e curativo viene anche coltivato.
Ma quali sono le sue principali proprietà? L’elicriso è ricco di chetoni e soprattutto di italidione, sostanza utile per limitare la comparsa di ematomi. Ha infatti un effetto fibrinolitico, cioè, cattura e inattiva la fibrina, un elemento essenziale nella coagulazione del sangue e quindi responsabile della formazione di ematomi. E’ quindi ideale utilizzarlo in combinazione con l’olio macerato di arnica subito dopo eventuali contusioni.
Va benissimo anche dopo interventi di chirurgia estetica, utilizzando come olio vettore in olio di rosa canina (arrivando ad una diluizione massima del 10% di elicriso). Si può applicarlo sulle cicatrice e contribuirà a ridurre lividi e gonfiori, contribuendo al rimodellamento tissutale.
Può anche essere utilizzato diluito in acque floreali per un effetto tonico e rinfrescante o in creme neutre per ottenere un ottima azione rigenerante della pelle.
Anche se qualcuno lo utilizza anche per via orale l’uso interno dell’elicriso è generalmente sconsigliato perché i chetoni possono essere tossici e per questo l’uso è sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 36 mesi. E’ bene – prudenzialmente – evitarne l’uso anche se si assumono medicine anticoagulanti (sebbene il meccanismo di azione sia differente).
Come si accennava l’elicriso viene usato in cosmetica per preparare creme ideali per la pelle matura, secca e danneggiata ed è considerato utile anche per prevenire le cicatrici, le rughe e le smagliature e per alleviare i rossori e le screpolature della pelle. Ha inoltre proprietà antinfiammatorie e antifungine.
L’olio essenziale di elicriso ha effetto calmante sulla dermatite, sull’eczema, sulla psoriasi. E’ infine indicato anche per le scottature della pelle e per l’acne.
E’ sempre bene ricordare che gli oli essenziali non sono un’alternativa alle medicine tradizionali ma semmai un possibile coadiuvante e che vanno utilizzati con le dovute cautele, magari dopo aver consultato il proprio medico curante, un erborista o un naturopata diplomato.